Recent Posts

Jim Morrison: la tragedia greca e il rock


«A volte mi piace vedere la storia del rock’n’roll come l’origine della tragedia greca, che iniziò su piccoli spazi all’aperto nelle stagioni cruciali e all’inizio era un gruppo di fedeli che ballavano e cantavano. Poi, un giorno, una persona posseduta emerse dalla folla e cominciò a imitare un dio». Così si esprimeva Jim Morrison, l’icona del rock americano fra gli anni ’60 e ’70 e leader dei Doors, pensando alla tragedia greca (S. Davie, Author of Hammer of The Gods, London 2004, p. 246). In queste poche frasi egli condensa un parallelo tra due generi letterari e musicali, immaginandone percorsi comuni. La tragedia greca si sviluppò tra sesto e quinto secolo a.C., mentre la musica e gli spettacoli rock dal secondo dopoguerra hanno attraversato le mode musicali e il costume fino ai giorni nostri. Una simile interpretazione dell’origine della tragedia è di estremo interesse, soprattutto perché instaura una comparazione tra due generi apparentemente distanti e diversi. Eppure, il confronto è pertinente, perché molti sono i presupposti comuni.

In primo luogo gli spazi dove nascono sono quasi simili. Si tratta di zone aperte e marginali, agresti per certi versi. Questo significa che entrambi condividono un’origine popolare e periferica, per poi urbanizzarsi e diventare forma di critica e di contestazione.


                                                                                                                            Donato Loscalzo


MY Jim morrison Minimal Music poster - chungkong




Jim Morrison - Verónica Cestau






Jim Morrison: la leggenda, la poesia…



“Crea un varco, crea un varco dall’altra parte”. Quando penso a Jim Morrison, penso a questo varco, al suo invito a squarciare il velo, ad esplorare l’ignoto e, per me, è un invito degno della Poesia più alta che si ricollega a tutta la Letteratura dei primi del Novecento. Vedo il suo modo di porgere le parole, di cercarle, di esprimere i contenuti dei suoi versi e tutto… il suo modo di esibirsi e di cantare è, semplicemente, Poesia. L’insieme di tutti questi fattori era in lui Poesia. Poeta, quindi, voglio definirlo sin da subito così perché è la definizione che lo descrive meglio. Ha anche pubblicato una silloge di poesie, ma non è di questo che voglio parlare. La Poesia era nei testi delle sue canzoni perché lui era un cantante, un musicista, e la musica era uno dei mezzi per comunicare la sua visione poetica.


                                                                                                                                            Gabriele Peritore



^